
cosa scrive l'Arena di Verona ??????????????????????????
by Aldo Steccanella
OGGI IN VALPOLICELLA
A Tupungato nasce il sogno della Valpolicella d'Argentina
È in corso un progetto di incrocio tra vitigni autoctoni e veronesi con l'appassimento dell'uva nella vinificazione, col supporto del Gruppo Masi
Nella valle di Uco il conto alla rovescia per la vendemmia, a partire da metà febbraio, è già scattato. Questo territorio della provincia andina di Mendoza tra i 900 e i mille metri d'altitudine è uno dei grandi terroir della viticoltura argentina. E qui, a Tupungato, sul versante che guarda verso ponente, da una ventina d'anni «mister Amarone» Sandro Boscaini ha avviato nella tenuta La Arboleda un originale progetto di incrocio tra i vitigni auctotoni «argentini», o meglio portati dagli emigranti europei a fine Ottocento, e quelli della sua Valpolicella, con l'introduzione dell'appassimento dell'uva nella vinificazione, ormai diventato un marchio dei grandi vini veronesi.
L'ambizione dell'imprenditore veronese - non è un segreto - è quella di riuscire a produrre oltre Atlantico un «Amarone del Nuovo Mondo». Così sui pennoni della tenuta sventola con le bandiere argentina e italiana, anche il vessillo veneto di San Marco. «Il sogno? Fondere il vigore del vino argentino con l'eleganza di quello italiano», ci confida Anabel Contino, ascendenze siculo-normanne e calore criollo, che si occupa della promozione turistica della bodega Masi Tupungato (la «cantina» nella lingua di Dante). A curare la parte enotecnica da tre anni c'è un trentenne bresciano, Maurizio Corbelli, supportato dalla costante e periodica assistenza in loco del Gruppo Tecnico Masi. Ma prima della bodega c'è il vigneto: «Il vino, si sa, si fa qui prima che in cantina», ci ricorda. Ad occuparsi dei 100 ettari a vigna suddivisi in 30 «quarteles» è il 33enne ingegnere agronomo mendozino, Andrés Abdala. Il suo albero genealogico è un'Argentina in miniatura: il bisnonno, libanese, conobbe la bisnonna, italiana, sulla nave che nel 1920 li stava portando nel Paese dei gauchos. E nelle sue vene scorre anche sangue francese dovuto agli incroci familiari. «In università sono stato formato a coltivare i vigneti col metodo tradizionale», racconta.
«Qui all'Arboleda invece abbiamo scelto metodi ecologicamente sostenibili, ed è un'esperienza innovativa che mi piace... Così come mi stimola la sfida di una gestione efficiente del sistema di irrigazione della vigna, perché da noi, a Mendoza, il problema principale è quello della scarsità di acqua». L'attenzione all'ambiente è uno dei punti d'orgoglio della tenuta.
Sono state conservate le collinette originarie sulle quali prima dell'arrivo di Masi si coltivava menta, senza opere di spianatura per le vigne come avvenuto in altre parti della valle. In una porzione di vigneto, anzi, è stato anche ricostruito il sistema delle «marogne» della Valpolicella. La tenuta, inoltre, ha riservato una collina a giardino botanico, una «oasi della biodiversità» con speci vegetali e animali autoctone, a cominciare dal chañar, l'albero-simbolo di Mendoza. Anche se, ad onore del vero, l'«Amarone del Nuovo Mondo» deve pur fare i conti con la voracità di volpi e pappagalli a caccia di uva.
Al termine della giornata di esplorazione tra filari con l'uva in maturazione, «arelle» pronte ad accogliere i grappoli e botti che custodiscono i vini, la bodega ci presenta ufficialmente i vini dell'Arboleda. Si parte dal Paso Blanco, bianco dal buquet floreale pulito, che arriva a 12,5 gradi, ottenuto da un 70 per cento di uve Pinot grigio (metà delle quali dopo l'appassimento) e da un 30 per cento di uve Torrontes, il vitigno tipico mendozino. Si passa poi al Paso Doble, un rosso «stile Ripasso» a doppia fermentazione - 70 per cento di Malbec, avviato direttamente alla fermentazione, e 30 per cento di uva Corvina, raccolta successivamente e posta all'appassimento, prima della fermentazione congiunta col Malbec che porta ai 13,5 gradi finali dopo 8-10 mesi.
Infine, la scommessa più impegnativa di Tupungato: il Corbec, l'«Amarone argentino», nato con la vendemmia 2002. Rosso che fonde, dopo un appassimento di 20 giorni dei grappoli su pianali di canne simili alle «arelle» della Valpolicella, la morbida eleganza della Corvina e la forza del Malbec argentino. L'affinamento avviene in barrique di rovere per 18 mesi. Una volta imbottigliato, il vino con i suoi 14,5 gradi attende poi un altro anno prima di essere avviato sui mercati, in particolare quelli canadese e brasiliano dove il «cugino» del Nuovo Mondo dell'Amarone, numeri e prezzi alla mano, conta su numerosi ed entusiasti estimatori. Prosit.
L'ambizione dell'imprenditore veronese - non è un segreto - è quella di riuscire a produrre oltre Atlantico un «Amarone del Nuovo Mondo». Così sui pennoni della tenuta sventola con le bandiere argentina e italiana, anche il vessillo veneto di San Marco. «Il sogno? Fondere il vigore del vino argentino con l'eleganza di quello italiano», ci confida Anabel Contino, ascendenze siculo-normanne e calore criollo, che si occupa della promozione turistica della bodega Masi Tupungato (la «cantina» nella lingua di Dante). A curare la parte enotecnica da tre anni c'è un trentenne bresciano, Maurizio Corbelli, supportato dalla costante e periodica assistenza in loco del Gruppo Tecnico Masi. Ma prima della bodega c'è il vigneto: «Il vino, si sa, si fa qui prima che in cantina», ci ricorda. Ad occuparsi dei 100 ettari a vigna suddivisi in 30 «quarteles» è il 33enne ingegnere agronomo mendozino, Andrés Abdala. Il suo albero genealogico è un'Argentina in miniatura: il bisnonno, libanese, conobbe la bisnonna, italiana, sulla nave che nel 1920 li stava portando nel Paese dei gauchos. E nelle sue vene scorre anche sangue francese dovuto agli incroci familiari. «In università sono stato formato a coltivare i vigneti col metodo tradizionale», racconta.
«Qui all'Arboleda invece abbiamo scelto metodi ecologicamente sostenibili, ed è un'esperienza innovativa che mi piace... Così come mi stimola la sfida di una gestione efficiente del sistema di irrigazione della vigna, perché da noi, a Mendoza, il problema principale è quello della scarsità di acqua». L'attenzione all'ambiente è uno dei punti d'orgoglio della tenuta.
Sono state conservate le collinette originarie sulle quali prima dell'arrivo di Masi si coltivava menta, senza opere di spianatura per le vigne come avvenuto in altre parti della valle. In una porzione di vigneto, anzi, è stato anche ricostruito il sistema delle «marogne» della Valpolicella. La tenuta, inoltre, ha riservato una collina a giardino botanico, una «oasi della biodiversità» con speci vegetali e animali autoctone, a cominciare dal chañar, l'albero-simbolo di Mendoza. Anche se, ad onore del vero, l'«Amarone del Nuovo Mondo» deve pur fare i conti con la voracità di volpi e pappagalli a caccia di uva.
Al termine della giornata di esplorazione tra filari con l'uva in maturazione, «arelle» pronte ad accogliere i grappoli e botti che custodiscono i vini, la bodega ci presenta ufficialmente i vini dell'Arboleda. Si parte dal Paso Blanco, bianco dal buquet floreale pulito, che arriva a 12,5 gradi, ottenuto da un 70 per cento di uve Pinot grigio (metà delle quali dopo l'appassimento) e da un 30 per cento di uve Torrontes, il vitigno tipico mendozino. Si passa poi al Paso Doble, un rosso «stile Ripasso» a doppia fermentazione - 70 per cento di Malbec, avviato direttamente alla fermentazione, e 30 per cento di uva Corvina, raccolta successivamente e posta all'appassimento, prima della fermentazione congiunta col Malbec che porta ai 13,5 gradi finali dopo 8-10 mesi.
Infine, la scommessa più impegnativa di Tupungato: il Corbec, l'«Amarone argentino», nato con la vendemmia 2002. Rosso che fonde, dopo un appassimento di 20 giorni dei grappoli su pianali di canne simili alle «arelle» della Valpolicella, la morbida eleganza della Corvina e la forza del Malbec argentino. L'affinamento avviene in barrique di rovere per 18 mesi. Una volta imbottigliato, il vino con i suoi 14,5 gradi attende poi un altro anno prima di essere avviato sui mercati, in particolare quelli canadese e brasiliano dove il «cugino» del Nuovo Mondo dell'Amarone, numeri e prezzi alla mano, conta su numerosi ed entusiasti estimatori. Prosit.
http://winesweden.blogspot.com/2014/02/tn-masi-corbec-2010-tupungato-argentina.html
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